Come lavorare all’estero? ecco cosa occorre sapere
Sempre più giovani scelgono di fare un’esperienza lavorativa all’estero oppure di trasferirsi.
Molte sono le mete ambite in Europa ma non solo. Ma è davvero facile e conveniente trasferirsi all’estero per lavoro? Possono esserci brutte sorprese dietro l’angolo per le quali è meglio essere preparati.
Se ti trovi nella condizione di dover ancora trovare un lavoro, ma hai intenzione di partire il prima possibile, come primo consiglio, evita mosse affrettate e consulta siti specializzati per la ricerca di un lavoro per evitare brutte sorprese all’ultimo, quando sono già stati sostenuti dei costi per il viaggio. Puoi ad esempio cercare le offerte migliori per te, su siti specializzati come workwide.it .
Se invece hai già un lavoro e devi soltanto trasferirti allora qui di seguito troverai alcuni suggerimenti utili per valutare al meglio tutti gli aspetti di questa nuova avventura
La destinazione e i documenti di soggiorno
Se si sceglie o si è obbligati, a recarsi all’estero per lavoro, è essenziale capire se servono ulteriori documenti oltre il documento di identità o il passaporto. In caso affermativo servirà munirsi di visto lavorativo. In tutti i Paesi membri dell’Unione Europea ci si può spostare tranquillamente con carta di identità valida, mentre per i Paesi europei non membri però dell’Unione, servirà un passaporto e un conseguente visto per lavoro o studio.
Nei Paesi membri dell’Unione Europea non è richiesto alcun documento per lavorare, pertanto potrai studiare, lavorare o andare in pensione anche in un Pese straniero. Solo in alcuni casi ti verrà richiesto di segnalare la tua presenza iscrivendoti in liste per stranieri che soggiornano all’estero, come ad esempio in Spagna, richiedendo il NIE, un codice alfanumerico che segnala la presenza di cittadini UE ed extra UE su territorio spagnolo.
I costi e lo stile di vita
Importante è poi comprendere lo stile di vita che farai una volta a destinazione, ossia eventuali costi da sostenere, tenore di vita medio della popolazione, compreso il più importante costo per l’affitto (o acquisto se hai intenzione di non tornare in Italia) di una casa. In molti Paesi esteri comprare una casa è impensabile, a causa degli elevatissimi costi, pertanto meglio optare per una soluzione di affitto che potrà essere magari diviso nel costo con dei coinquilini inizialmente.
Prima di partire è bene quindi informarsi tramite agenzie immobiliari o siti di annunci, per l’eventuale affitto di una stanza in un appartamento condiviso se si vogliono contenere i costi, o al contrario l’affitto di una casa intera.
La cultura e le usanze
Da non sottovalutare poi la cultura, la lingua e le usanze che troverai nel luogo in cui scegli di trasferirti, perché una volta giunti in terra straniera, ambientarsi non è sempre facile! E come si dice “Paese che vai, usanza che trovi!”.
Se ti trovi nella condizione di poter scegliere il Paese dove trascorrere pochi anni della tua vita, o al contrario il resto della tua vita, studia bene e approfonditamente la cultura e valuta se può essere per te allineata ai tuoi ideali e al tuo stile di vita. Ci possono essere tantissimi fattori culturali che potrebbero influenzare il tuo modo di vivere, come fattori religiosi o i più semplici ritmi quotidiani che possono influire sugli orari di lavoro e dunque sullo stile di vita. Basti pensare già alla differenza, tutta italiana, tra una frenetica Milano ed una qualunque città più piccola del centro-sud Italia.